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IL POLITICO DA BAR
News pubblicata il 14-08-2015
L’habitat del politico da bar è naturalmente il bar, specie se frequentato da un gruppetto di amici. Il politico da bar è uno che ha già mangiato tutte le foglie prima di nascere. Egli, cosa già abbastanza sorprendente, non solo ha un’opinione su tutto, ma ha una soluzione per tutti i grandi problemi che affliggono il nostro Paese. Ma non basta ancora: queste soluzioni, a suo parere sono facili e radicali: basta avere la volontà politica per attuarle, sono gli altri politicanti che le rendono difficili per poterci marciare…Lo strumento principe del politico da bar è la lettura quotidiana del giornali. Osservandolo durante questo esercizio, si potranno cogliere sul suo viso i seguenti segnali rivelatori: sorrisi sardonici, alzata di ciglia, lievi scuotimenti del capo, smorfie schifate. Che sta succedendo? Succede che il politico da bar, via via sempre più inorridito dalla lettura, sta prendendo nota mentalmente delle nefandezze della Politica per poi, terminata la lettura, lanciarsi in furiose invettive. La frase preferita del politico da bar è: “Io l’ho sempre detto”, seguita da una serie impressionante di luoghi comuni: Il pesce puzza dalla testa ; il marcio sta sempre in alto; a pagare sono sempre i fessi; destra o sinistra sono tutti uguali; anche i puri, una volta raggiunto il “cadreghino”, rubano come tutti gli altri; gli atleti di un certo livello sono tutti dopati; gli impiegati statali sono tutti fannulloni ; gli extracomunitari vengono qui per rubare, non per lavorare , i giornalisti sono tutti venduti o bugiardi .Naturalmente il politico da bar non esiste da solo: ha bisogno di una piccola corte di amici che lo segue e lo venera come un guru. Niente irrita di più il politico da bar che essere contraddetto: chi ha il coraggio di farlo, sia pure sommessamente, si fa un nemico per la vita.
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